LA CURA NEI DETTAGLI

LA MAESTRIA DELLA NATURA SI RIVELA NEI DETTAGLI DELLE NOSTRE CUCINE IN MURATURA

Conoscere gli alberi è importante: solo in questo modo possiamo essere davvero sicuri di saper selezionare il legno migliore, nonché il più adatto alla realizzazione dei tuoi sogni. Senza una consapevolezza profonda delle qualità e delle esigenze di ogni materia prima, infatti, sarebbe fin troppo facile cadere vittime di errori strutturali, difetti imprevisti, cedimenti in seguito a sollecitazioni non programmate.

Ma perché le cucine in muratura, i nostri salotti, le camere da letto e tutte le soluzioni d’arredo che possiamo mettere a tua disposizione sappiano sfruttare al meglio il legno di cui sono fatti, è fondamentale che quello stesso legno sia stato modellato, adattato e rifinito secondo criteri particolari che un artigiano deve imparare a padroneggiare.
Tra questi ci piace ricordare, in particolar modo:

  • la finitura a tampone con gommalacca
  • gli incastri a coda di rondine (resistenza e solidità per una congiunzione perfetta di più parti)

La gommalacca: un insospettabile dono della natura

La gommalacca, sebbene pochi ne siano consapevoli, trae origine dalla secrezione di una particolare specie di Coccidi insediati in Thailandia. Una volta raccolta questa, il polimero naturale viene trattato sul posto per essere purificato da qualsiasi contaminante, attraverso tecniche differenti tra loro:setacciatura, essiccamento, frantumazione.. Tutto concorre a restituirci il materiale che ci permette di valorizzare le nostre cucine in muratura attribuendo al legno un aspetto sano, genuino e luminoso. Te ne sei accorto, non è vero? Come polimero, la gommalacca può essere riscaldata e questo tipo di sollecitazione contribuisce a renderla morbida e malleabile, facilmente sfruttabile quindi per adattarsi a tutte le superfici. Se poi venisse, invece, sciolta in acetone oppure in acqua ci restituirebbe una sostanza perfetta come rivestimento per le cucine in muratura, grazie alla capacità di conferire al legno un aspetto brillante ed una superiore resistenza a successive sollecitazioni. Una tecnica che i nostri artigiani sembrano apprezzare particolarmente, quando si trovano a dover trattare la gommalacca e tutte le sue preziose qualità, è la finitura detta “a tampone” (od anche “alla francese” o “stoppino”) che interviene una volta che il mobile, di qualsiasi tipologia si tratti, si stato completato.

Prima di tutto, è necessario predisporre un tampone composto da una piccola matassa di cotone. Il batuffolo deve essere racchiuso all’interno di due panni in lino e cotone ed un panno in lana. Approntato questo, il tampone deve essere fatto scorrere sul mobile con movimenti rotatori che non lo conducano mai a passare due volte sullo stesso punto. Il rischio è quello di creare ciò che chiamiamo “bruciature” del legno, solitamente impossibili da rimuovere.

Un artigiano deve possedere certamente alcune abilità speciali, che ne fanno il nostro punto di riferimento per la creazione di cucine in muratura e complementi decorativi unici ed inimitabili. Ma, molto più importante di questo, deve possedere pazienza.

La pazienza è fondamentale quando una determinata tipologia di intervento richiede più passaggi dello stesso materiale e, tra l’uno e l’altro, possiamo essere costretti ad attendere anche alcuni giorni. D’altra parte, intervenire con un nuovo passaggio su uno strato di gommalacca non completamente asciutto espone l’artigiano al rischio di provocare le stesse bruciature di cui abbiamo parlato poco fa. Un disastro prevedibile e senza rimedio che i nostri artisti del legno preferiscono indubbiamente evitare!
Potrebbero ricorrere ad una fine trama di lana d’acciaio, certamente, per levigare a fondo la porzione intaccata, ma l’intera operazione di rifinitura andrebbe necessariamente ripresa da capo.

Rivestire le cucine in muratura di questo primo strato di gommalacca significa creare una superficie omogenea, senza pori e senza ostacoli, pronta ad ricevere la soluzione che la renderà maggiormente viva, dall’aspetto squisitamente naturale. Il materiale ottenuto, ci teniamo a sottolineare, non è che una sapiente miscela di alcool e di un pizzico di gommalacca, e va disteso sul mobile attraverso tamponi composti da stoffa dalla grana sempre più fine.
Il risultato lo consci! Cucine in muratura che mantengono inalterata la calda tradizione dello stile familiare e rustico, rivestendosi di una piacevole patina di tepore, di luminosità e di morbidezza.

Dagli insetti della Thailandia alle rondini di primavera!

La soluzione delle code di rondine, diversamente dalla precedente, ha lo scopo di rifinire il mobile a livello strutturale, prima ancora che estetico.
Viene impiegata dai nostri artigiani, infatti, per assicurarsi che due pareti adiacenti ad angolo retto restino saldamente connesse l’una all’altra. Rinforzando, così, l’intera resistenza strutturale, gli incastri a coda di rondine risultano perfetti anche per soluzioni più ridotte, come mensole, armadietti, e cassetti costantemente esposti a piccole sollecitazioni.
Questa pregiata ed antica tecnica costruttiva è impiegata per congiungere ad angolo retto parti in legno massello che dovranno sopportare sollecitazioni frequenti e continuative e che, quindi, richiedono resistenza e solidità. Come, ad esempio, cassetti, armadietti e scaffalature.
E’ tuttavia innegabile che le code di rondine contribuiscano anche a solleticare piacevolmente lo sguardo che si posasse per la prima volta su finiture tanto originali. Non si tratta, infatti, di semplici sistemi di congiunzione (impersonali e standardizzati), ma di un piacevole incrociarsi di parti piene e parti vuote dall’aspetto di piccoli trapezi sapientemente incastonati nel legno.

L’ispirazione ancora una volta è frutto di un’armonia perfetta tra l’esempio fornito dalla natura (e dalla sua meravigliosa capacità di ripresa e di adattamento), e dalla tradizione artigianale capace di riprodurre, per mano dei suoi uomini, i piccoli capolavori di cui siamo inconsapevolmente testimoni ogni giorno!

E’ un motivo d’orgoglio, per noi, poter dire (e confermare!) che non c’è soluzione nelle mani dei nostri artigiani che non abbia – in qualche momento, in qualche modo – attinto alla perfezione dei ritmi e delle trame della natura e che non contribuisca, per questo, ad infondere nei mobili di Fonte del Rustico una persistente sensazione di familiarità, di tradizione, di passione per le cose vere, genuine e condivise!

Fonte del Rustico si trova in provincia di Cuneo a Borgo San Dalmazzo in Via Garibaldi 88 (Orari: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00 Aperto il Venerdì, il Sabato e la Domenica) e a Verbania Pallanza in Via Ruga 20 (Orari: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00 Aperto il Venerdì, il Sabato e 3 Domeniche al Mese)

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